S come Stress

S come Stress

S come Stress:“che stress!”: quante volte ognuno di noi ha utilizzato questa esclamazione.

È in effetti  un espressione molto comune, usata ogni qual volta ci si trovi ad affrontare un periodo -più o meno lungo- della propria vita in cui troppi aspetti da gestire, troppi obblighi e troppi imprevisti, ci sovraccaricano.

Anche se il termine fa parte del linguaggio quotidiano, esso ha una sua piena validità scientifica.

Già il fisiologo francese Claude Bernard, a metà dell’ottocento, condusse degli studi che si concentravano sui meccanismi e sugli equilibri interni dell’organismo animale (“omeostasi”).

Il fisiologo era giunto alla conclusione che la natura umana è in grado di adattarsi anche a condizioni estreme, pagando tuttavia in questo caso un prezzo piuttosto elevato.

Successivamente un altro fisiologo, Hans Selye, intorno alla seconda guerra mondiale, riprendendo gli studi condotti da Bernard, iniziò ad osservare i  meccanismi dell’adattamento animale di fronte a fattori interni od esterni che modificassero un equilibrio preesistente.

Grazie a questi studi egli definì con il termine “Stress”  il rapporto tra l’organismo e l’ambiente, laddove da questo scaturiscano degli squilibri, che richiedono delle risposte funzionali a ripristinare un equilibrio.

Ma allora, se lo stress nasce da uno squilibrio, dobbiamo considerarlo sempre “pericoloso”?

Fortunatamente non è così.

Solo quando le risposte di cui parlavamo vengono a mancare, o quando esse sono disfunzionali, può svilupparsi una condizione patologica.

Qualunque fattore esterno che impatta sull’organismo, ne modifica in qualche misura l’equilibrio.

Ma non tutti questi fattori devono essere considerati “stressors”.

Gli stimoli, infatti, sono qualitativamente diversi tra loro ed uno stesso stimolo può avere un diverso impatto su diversi individui.

Ciò che è stato evidenziato dagli studi condotti, è il fatto che

la modalità d’interpretazione delle situazioni stressanti determina gli effetti dello stress sull’organismo.

Riassumendo, quindi, la risposta da stress è la risposta di un organismo in crisi; se la crisi non viene risolta, la risposta può divenire patologica.

Lo stress è infatti una difesa dell’organismo a degli stimoli ambientali ,che cerca di ristabilire una condizione di equilibrio precedente e solo se lo squilibrio è invece irreversibile, si avrà uno stress di tipo patologico.